il sognoanimante

Il sogno come veicolo  per animare il quotidiano.  
L'attore come animale portatore di anima.
Il teatro come luogo dove il sogno diventa consistente.
Il SOGNO ANIMANTE è un laboratorio  per esplorare, tramite il teatro e la drammaterapia, le potenzialità creative della persona. Ognuno ha in sè una teatralità innata, una voce originale, forte e potente, un corpo elastico ed espressivo. Si tratta di portare in luce queste risorse, grazie alla drammaterapia, liberarle dai condizionamenti che le inibiscono. Oltre che insegnare delle tecniche, si vuole andare a cercare e far vivere una dimensione rappresentativa giocosa, sognante, libera. Risvegliare l'umorismo, la capacità di inventare storie, di creare mondi e lavorare in gruppo. 



Questo laboratorio si chiama così perché vuol essere un luogo dove, con il teatro, 
si lavora sul sogno:  fantasia, creatività, desideri, ciò che uno è e ciò che vorrebbe essere; tutto ciò che cova, e che nella vita quotidiana non può essere espresso. Un luogo di libertà dove esprimersi e  dare vita e voce a tutte le parti di sé; dove fare esperimenti, ma senza forzature, quanto si ha voglia; dove dare forma e sostanza ai nostri sogni.
Grande libertà dunque, ma filtrata attraverso uno strumento rigoroso: la drammaterapia . Il fatto che si lavori in modo giocoso e rispettoso delle caratteristiche di tutti, non significa che non si lavori intensamente. Perché il teatro possiede delle tecniche e delle regole ben precise, che sono quelle che permettono di portare in scena la creatività e rendere i sogni reali, credibili per il pubblico.



Nella fattispecie si lavorerà su:
il corpo,
 lo strumento espressivo dell’attore va allenato ad essere duttile, agile, abile ad esprimere i più diversi stati d’animo. L'’immaginazione può diventare fisica, calarsi nel corpo. Quindi ci sarà un po’ di mimica, training fisico, lavoro sulla percezione, sulla musica, sulla comunicazione, sulle situazioni, sulla prontezza di reazione. Un lavoro che libera dai blocchi e riconnette il corpo con le emozioni.
la voce, strumento altrettanto essenziale, che dovremo allenare, esplorare per conoscerla meglio e portare alla luce possibilità che magari non conosciamo, abituarci ad usarla in diversi modi e situazioni. La voce è la porta dell’anima, e quindi richiede un lavoro molto personale e profondo.
l'improvvisazione: il teatro che andiamo a fare è un teatro che parte da noi, come individui e come gruppo, e quindi non ci saranno testi da imparare a memoria, ma il gruppo stesso costruirà le situazioni, la storia, le scene. I personaggi  nascono spontaneamente da ciascuno.
Il lavoro di gruppo è molto importante, nei suoi vari aspetti: connessione, ascolto, rispetto, gioco, collaborazione, creazione collettiva. In una parola: drammaterapia.
In conclusione, è essenziale che il sogno sia animante; ovvero, non sterile fuga dalla realtà per distrarsi ma fonte di energia, idee, cambiamenti  nella vita quotidiana. La creatività, una volta risvegliata, si espande e dilaga, dà energia alla persona e al mondo.

Il corso sarà tenuto da Silvia Iannazzo, storyteller e drammaterapeuta di Torino

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